16. luglio 2021

Salvare la pelle

I dipendenti della Hunziker AG lavorano spesso sotto il sole diretto. Per loro è fondamentale proteggersi in modo efficace dai raggi UV per non ammalarsi di epitelioma.
 

Con la pandemia la Hunziker AG di Willisau (LU) ha visto diminuire il suo fatturato di oltre l’80 per cento. In tempi normali l’azienda, attiva a livello nazionale, allestisce strutture temporanee per 300 eventi all’anno, tra cui il WEF di Davos, la Coppa del mondo di salto con gli sci a Engelberg e altri appuntamenti sportivi o fieristici. Benché i grandi eventi siano una prospettiva ancora lontana, l’azienda si prepara al futuro e investe nella formazione continua dei suoi dipendenti. L’addetto alla sicurezza Mischa Hodel, 31 anni, ha già organizzato una formazione sui dispositivi anticaduta e ha ordinato alla Suva il modulo di prevenzione sulla protezione dai raggi UV.

1000 casi di epitelioma

Quando allestisce tende o tribune, il personale della Hunziker AG deve spesso lavorare sotto il sole battente. «Finché non è stato montato il tetto, i posti ombreggiati sono merce rara» conferma Hodel. Quindi capita molto spesso che i dipendenti siano esposti ai raggi UV per periodi prolungati. «Chi lavora all’aperto presenta un rischio maggiore di contrarre un epitelioma» spiega Roland Krischek, esperto di radiazioni UV alla Suva. «Si stima che ogni anno in Svizzera 1000 persone si ammalino di epitelioma a seguito dell’esposizione professionale ai raggi UV». Se diagnosticato a uno stadio precoce, l’epitelioma è più facile da curare rispetto al melanoma. Inoltre è raro che dia metastasi. Ma per sconfiggerlo si devono a volte asportare ampie porzioni di pelle per eliminare tutte le cellule malate. Se a essere colpito è un orecchio, ad esempio, si può arrivare addirittura all’amputazione.

Il filtro UV mostra le alterazioni cutanee

Il modulo di prevenzione ordinato dalla Hunziker AG comprende sei postazioni che sensibilizzano sull’importanza di proteggersi dai raggi UV. «Un momento particolarmente atteso è l’analisi con la fotocamera UV» afferma Krischek. «È dotata di un filtro che scurisce le lesioni pigmentarie permettendo di vedere se e in che misura la pelle è danneggiata». Se da un lato l’abbronzatura è un tentativo del corpo di proteggersi dalle radiazioni UV, dall’altro è un primo segno di danno cutaneo che a lungo termine può trasformarsi in epitelioma. La fotocamera mostra inoltre se la crema solare è stata applicata correttamente e se protegge dai raggi UV. Mischa Hodel è impressionato: «Vedersi nella fotocamera e realizzare che la propria pelle presenta già delle alterazioni lascia il segno».

Visiere e protezioni per la nuca

L’addetto alla sicurezza si dice inoltre convinto dell’utilità di far provare i diversi modelli di cappelli e caschi con visiera e protezione per la nuca. Il personale dovrebbe indossarli almeno nei mesi di giugno e luglio, quando non è possibile lavorare all’ombra. «Sbaglia chi crede di doversi proteggere dal sole soltanto quando fa caldo. Le radiazioni UV sono più forti in maggio che in agosto» puntualizza Roland Krischek. La massima intensità è raggiunta il 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno. Un altro aspetto da considerare è che due terzi delle radiazioni UV nocive colpiscono la superficie terrestre tra le 11:00 e le 15:00. «Nel caso ideale in questo periodo della giornata sarebbe meglio non lavorare sotto il sole diretto, ma spesso è impossibile» osserva Krischek. Hodel condivide: «Lavoriamo spesso sotto pressione. Gli allestimenti per la Streetparade di Zurigo, ad esempio, servono solo per un breve periodo. I tempi di montaggio e smontaggio sono quindi molto stretti. Impensabile concedersi una siesta tra le 11:00 e le 15:00». Mischa Hodel vuole chiedere ai collaboratori di testare alcuni prototipi di cappelli e caschi dotati di visiera e protezione per la nuca: «Le novità suscitano spesso un certo scetticismo». Ma se il prodotto si rivela valido, la reticenza iniziale sparisce.

Protezione solare: una misura di sicurezza sul lavoro

Finora toccava al personale fare il necessario per proteggersi dai raggi UV, ammette Hodel. «Ora mettiamo a disposizione creme solari». Come molti clienti della Suva, anche lui non sapeva che l’epitelioma potesse essere una malattia professionale. Roland Krischek afferma: «La protezione solare fa parte delle misure di sicurezza sul lavoro come i DPI anticaduta e le scarpe di sicurezza». E la sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta per la Hunziker AG. Nonostante le ingenti perdite subite durante la pandemia, la direzione aziendale non scende a compromessi sulla sicurezza.

Per informazioni su come proteggere i dipendenti dai rischi legati ai raggi UV: suva.ch/sole

Per ordinare il manifestino «Proteggiti dal lato oscuro del sole»: suva.ch/55260.i

 

Testo: Regula Müller

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